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Andare alla radice del problema – Corollario

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Corollario: suggerimenti e piccoli memo

All’alba di un nuovo anno voglio concludere la saga di questo tema con piccole aggiunte di cose che ho imparato estirpando erbacce, apparentemente anche banali, forse perché le diamo per scontate. Tuttavia, se le ho imparate è perché non tutto sempre lo è.

Ho dunque anche imparato che se sei all’ombra lavori meglio, almeno d’estate. L’ho detto, sembra banale, ma creare condizioni più favorevoli aumenta l’efficacia, la velocità (vuoi estirpare tutte le erbacce di tutto il tuo metro quadrato prima che ricompaiano nel primo angolino da dove hai cominciato!) e la soddisfazione. Purtroppo, spesso, tendiamo a essere dei treni, la vita corre, le cose da fare sono sempre tante e credo che sia facile trascurare l’intorno. Da donna poi, abituate come siamo a fare duecento cose in contemporanea o a gestirle in modo sequenziale molto veloce, non sempre ci concediamo il lusso di fermarci. Abbiamo magari imparato a metterci in ascolto di più (puntata 5), eppure non ci fermiamo. Ci incoraggio a permetterci di farlo, di creare silenzio, un buon sottofondo, atmosfera, con uno stuzzichino, un nuovo diario, qualunque cosa che vi permetta di mettere la testa al posto giusto (un bel bagno caldo con le candele e jazz in sottofondo per esempio! Ah quanto mi manca avere la vasca!). Vedrete che pensare a quello che vi preoccupa mentre cercate di pagare le bollette, fare la spesa, pagare la rata del mutuo, della macchina e tutto il resto probabilmente non sarà così efficace come avendo creato circostanze diverse, meno pressanti per voi.

In tutto il da farsi, ricordatevi anche di bere. Quando mi perdo, respiro perché è automatico, ma tutto il resto non esiste più. Ebbene fermarsi a bere è sopravvivenza, lo sappiamo. Quando siamo presi dal lavoro e dai nostri familiari, incluso il gatto che è un orologio svizzero e non smette di miagolare finché non gli riempi la ciotola – aggiungete voi alla lista della vostra vita (i figli! il covid! le consegne! i regali! le bollette! Sì queste sempre presenti e fedeli) -, ricordarci di darci quello di cui abbiamo bisogno, può cadere in secondo piano. Tuttavia, prioritizzando sempre, non trascuriamo il fatto che, se noi perdiamo le forze, tutto quello che va fatto sarà ancora più difficile finirlo.
Il bere la considero anche una pausa, per collegarlo a quanto detto poco fa. Quando navighiamo nei meandri oscuri del nostro essere, alla ricerca di quello che sta sotto, il silenzio, le pause, il mettere insieme pensieri ed emozioni, diventano elementi essenziali.

La cosa forse più importante, che infine ho imparato e che ci tengo a sottolineare, è che ogni radice è diversa. Non puoi trattare un problema nello stesso modo in cui hai trattato l’altro. Così come ogni pianta è diversa, quello che funziona per te va adattato o cambiato per un’altra persona. Stessi principi, ma modalità diverse. Io e mio marito funzioniamo in modi decisamente diversi, nei tempi e nelle modalità in cui processiamo le informazioni e quello che proviamo. Così come diverso è il modo in cui ci sentiamo ascoltati. Quindi la stessa “soluzione” può non solo essere inefficace, ma addirittura remare contro. Riconoscere che ogni situazione ha bisogno di flessibilità e attenzione ci permetterà di non fare errori grossolani, ma di crescere e di imparare ogni volta qualcosa di nuovo, sempre mantendo quegli occhi curiosi e pieni di voglia di sorprendersi.

Ecco, se posso aggiungere un ultimo commento, siate curiosi! In questo modo, avrete occhi che non pensano di sapere, ma capaci di vedere, cogliere, valorizzare, comprendere e naturalmente crescere (a volte persino evolvere).

Dunque, qui mi fermo davvero. Siamo arrivati alla FINE della serie sull’andare alla radice del problema.
Le erbacce tuttavia non sono finite.

Come stanno le vostre? Quali volete lasciare nel 2020 e quali invece affrontare nel nuovo anno? C’è tanto che bolle in pentola e, nonostante tutto, vi auguro di cuore un anno che vada oltre le vostre aspettative, di crescita e nuovi sogni.

Comments (2)

  1. È un bellissimo augurio e spero che i tuoi spunti abbiamo aiutato qlc a guardare più in profondità perché a volte le cose le sappiamo o le percepiamo, ma non abbiamo la voglia o il coraggio di farlo
    In questi casi uno stimolo esterno può aiutare e molto. Grazie delle tue profonde condivisioni

    1. Quanto sei preziosa! Leggere i tuoi pensieri espressi ad alta voce è cosa molto gradita. Non posso sapere che impatto possano avere le mie riflessioni, a meno che vengano espresse, per cui ti ringrazio e spero anch’io che qualche semino sparso contribuisca.
      Sapere e renderci conto è un passo importante ed enorme, già pensarci e parlarne significa che c’è del valore. Trovare la voglia e il coraggio di fare quello che sappiamo è un altro passo impegnativo. Siamo tutti sulla stessa barca, se ci aiutiamo a remare riuciremo ad attraversare fiumi impervi che ci terrorizzano se li stiamo solo a guardare. Un passettino alla volta e dai che spostiamo montagne! 🙂 <3

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