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Furia Buia

Un giorno di pioggia Andrea e Giuliano incontrarono Licia per caso.
Io no.
Però sentii, camminando con mio marito dopo un forte temporale, un lamento troppo acuto e doloroso per essere ignorato. Fu così che incontrammo questa gattina nera, il cui unico modo di far sapere al mondo della propria esistenza era miagolare più disperatamente che potesse.
Non fu immediato, ci volle tempo per conquistare fiducia sufficiente perché si avvicinasse lei a noi, dal momento che lei era irraggiungibile. Appurato che non avesse ferite e che non ci fossero gattini in difficoltà, parlato con i vicini intorno, grazie a Chris che tornò a casa a racimolare qualcosa, le demmo qualcosa da mangiare. E tornò la quiete.

Cominciò a seguirci. Fino a casa.
Da fine luglio, saltando qualche giorno misterioso, la panterina, nera come la notte e due occhi verdi di una dolcezza meravigliosa, ha cominciato a venire tutte le sere a fare serenata per conquistarsi un pasto spazzolato in tre secondi e molto gradito.

La fanciulla veniva. Poche ore dopo spariva coperta dalla notte così come il suo arrivo. Libera di andare. Adottati part-time? E quando ce ne andremo cosa succederà? Il tentativo di incoraggiarla a stare dove passava il giorno, presupponendo ci fosse un dove, non ha sortito effetto. Dunque abbiamo deciso di darle delle buone ragioni per restare, non solo la notte. Ha allungato i tempi di permanenza, finchè il part-time si è esteso alla mezza giornata, ovviamente in notturna, dalle 18 alle 6. Solita storia. Miagolio per mangiare. Miagolio per andare via.

Finchè non decidemmo di portarla dal veterinario. Appuntamento alle 15.30. Come far restare un gatto che vuole andare via alle 6 del mattino fino alle 15 del pomeriggio? Per regalarle poi una gita in auto, dentro un box, dall’amato verterinario? [ndr Per chi non avessse avuto la gioia di mettere il proprio peloso in un box a tale scopo, sappia che per buona parte dei nostri amici a quattro zampe è un po’ come andare dal dentista per noi.]

Fu così che invece di aprire la porta del terrazzo, via di fuga di settimane, quella porta rimase chiusa. Prima di andare, ti do da mangiare. E la magia accadde.

La porta si aprì, la libertà di andare c’è sempre. Tuttavia, se vuoi restare sei benvenuta è un messaggio che deve essere stato tradotto in lettere capitali forti e chiare dallo stomaco. Fatto sta che da allora, nonostante la porta sia sempre aperta, non è più andata via. E Furia Buia ha deciso di accoccolarsi tra le pieghe del nostro cuore per scaldarlo insieme al suo.

La differenza è stata che lei ci ha adottato full-time e io, da canto mio, mi sono impegnata al 100% verso di lei. Questo impegno ha aperto la porta del mio essere alla gioia di darmi senza riserve, permettendomi di godere della fiducia di una piccola creatura, che forse, nel suo canto disperato non cercava solo cibo, ma un posto sicuro dove dormire sonni tranquilli, con le spalle coperte sapendo di essere amata e voluta. Ha scelto noi come guardiani delle sue paure, per aiutarla a lasciarle fuori.

Il suo coraggio e la sua perseveranza mi hanno conquistata e si aggiungono alla gentilezza di Nemo, che sta imparando a condividere i suoi spazi e le sue coccole con lei, permettendole di tirare fuori da lui una parte giocosa e protettiva che c’era, ma non sempre poteva essere espressa in egual modo. Lei sa che può darmi la pancia perché si fida, sa anche che Nemo continuerà ad andarla a cercare e terrà un occhio, verde anche lui, su di lei.

La famiglia si è allargata. Ed è più completa. E sto imparando nuove cose, intanto che mi sento inaspettatamente molto mamma, entusiasta ad ogni piccola novità e crescita. La prima leccata, il primo morso affettuoso, prima dormita sul letto, prima pancia offerta. Non ho più sentito miagolii disperati, c’è sicurezza, c’è serenità, c’è tanta dolcezza. E una macchietta nera con le punte sul letto.

Non puoi mai sapere che impatto avrà una nuova presenza nella tua vita. Si costruisce tutto un poco per volta. Se è roba buona, cresce. Se non lo è, lascialo andare, ma potrebbe sorprenderti, anche quando in certi momenti pensi di aver sbagliato. Intanto lasciamo le porte aperte.
La magia poi accade. E noi ce ne lasciamo avvolgere.

Comments (2)

  1. Lo ammetto, lo avevo già letto qualche giorno fa. E adesso l’ho riletto.
    Io la gatta nera del racconto l’ho vista, dal vivo, domenica scorsa (la domenica della miglior idea che potessi avere) e stento a riconoscerla nella descrizione del vostro inizio di storia. Perché è sì diffidente (d’altronde è un gatto), ma ad aprirsi ci ha messo pochissimo tempo ed alla fine si è lasciata coccolare a sfinimento, stanchissima forse anche per la sessione di gioco di tuo marito (quanto è simpatico lui e che idee fantastiche tira fuori dal nulla) ma comunque spontanea.
    La vostra incredibile accoglienza ha lasciato il segno anche su di lei, che adesso ne è non solo testimone ma addirittura portavoce.
    L’augurio che ti faccio (e vi faccio) per questo 2022 è che tu ci possa trovare dentro tutte le cose che ti servono per non cambiare di una virgola. O, meglio, che tu ci possa trovare tutto ciò che ti serve ma che questo non ti cambi comunque di una virgola 😉
    HH

    1. Hulk Hulk! Il tuo passaggio è sempre una ventata di primavera! Anche in un periodo dove anche noi ce la giostriamo con la salute e anche per questo rispondo con i miei tempi, benché stia ancora assaporando la dolcezza di quello che osservi. Furia oggi è un’altra creatura e l’interazione che c’è tra noi ci permette di entrare in quegli spazietti vulnerabili che tutti proteggiamo quando estranei ci vengono vicini. E quando affonda la sua testolina nella mia mano o mi da la pancia, oltre a sciogliermi immancabilmente, non posso che restare in silenziosa contemplazione della meraviglia che ho davanti agli occhi.

      Non so come accada, ma un piccolo gesto di non indifferenza mi è rototlato addosso come una palla di neve in discesa, travolgendomi di tante belle cose e anche quella di avervi avuto a casa nostra a godere dei nostri spazi, non solo fisici. Vedere come Buia vi ha accolto a cuore aperto è una gioia che ancora mi fa sorridere. GRAZIE!
      Per averla fatta giocare, per coccolarla e per lasciare un segno al tuo passaggio, ancora una volta.
      Di incontri inasapettati ne è costellata la nostra vita e alcune volte, per fortuna, lasciano segni di cui godiamo i frutti nel tempo.
      Speriamo di non cambiare quello hce di buono c’è, speriamo che cresca, e tuttavia vediamo di cambiare quello che ci permette di coltivare il meglio di noi! Buon 2022 a te, pieno di giocosità e piccole creature capaci di disarmarci!

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