L’altro giorno sulla strada sterrata verso casa ho notato una pallina rotolare. Due stercorari se…

Andare alla radice del problema – parte 6 [E poi?]
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Abbiamo visto che ci sono erbacce, abbiamo scavato e abbiamo rimosso.
Step 6: e poi?
Estirpare è utile, ma estirpare e basta è inutile.
Questa la mia conclusione dopo aver pulito buona parte del giardino e aver visto spuntare nuove indesiderate laddove ero già passata.
Quindi mi sono detta che bisogna anche seminare. Bisogna far crescere altro.
Altrimenti abbiamo fatto spazio per cosa?
Dopo giorni a estirpare mi sono accorta che non capivo più perché lo stessi facendo. Così mi sono resa conto che creiamo spazio e condizioni ideali per qualcos’altro, che trarrà beneficio da tutto il lavoro fatto.
Mi viene in mente un libro che avevo cominciato a leggere tempo immemore fa sulle abitudini (“The Power of Habit: Why We Do What We Do in Life and Business” di Charles Duhigg). Una delle cose chiave del cambiare una cattiva abitudine è rimpiazzarla con una nuova buona. Non basta dire non rispondo più male. Non è imparare a trattenere le cose cattive che imparo a dire delle cose più edificanti. Imparo, forse, solo a non dire cose cattive. Non che sia una cosa negativa per sé, ma permettetemi di estendere questo pensiero.
Non uccido nessuno.
L’avete mai detto o sentito dire da altri? Ci fu un tempo in cui lo dicevo anch’io. Ho smesso. Non perché non uccidere sia una cosa cattiva, ma questo atto solo non fa di me una persona buona, e credo che questo sia il desiderio inespresso nel dire “non uccido nessuno”. Tuttavia le due cose non vanno di pari passo. Non è implicito. Non è ovvio. Non è scontato.
Ecco appunto. Siamo bravissimi a dire quello che NON vogliamo.
Non voglio lavorare troppo, non voglio andare in montagna, non voglio arrabbiarmi, non voglio essere presa sotto gamba, non voglio essere orgogliosa, arrogante, impaziente….
… ma cosa voglio invece? (questa è una domandona da coaching!)
Ci vuole uno sforzo in più per rispondere. In questo mi viene in aiuto un altro Libro, al cui interno troviamo questo passaggio (rif. Efesini 4, Nuova Riveduta):
“Voi (…) avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio (…).
Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo. (…)
Chi rubava non rubi più, ma si affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a colui che è nel bisogno.
Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela (…).
Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.”
Non siamo solo incoraggiati a NON fare del male. Siamo piuttosto incoraggiati a fare l’opposto. Potete anche non credere, il fatto per me che un tale approccio sia incoraggiato nella Bibbia, da ulteriore valore che sia cosa saggia e utile che ci debba far riflettere. Il libro sulle abitudini non è un libro di fede in sé, eppure, con dati alla mano di studi sul cervello, ci dice la stessa cosa.
Estirpare dunque quello che avvelena tutta la pianta è per dare alla pianta in sé e alle sue parti lo spazio e i nutrienti di cui ha bisogno. Estirpiamo le erbacce vicino alle piante che vogliamo far crescere, ma estirpiamo anche terreni dove ancora non cè nulla perché vogliamo dedicarli a qualcosa che pure cresca. Non farci niente dunque significa fondamentalmente aspettare che le erbacce tornino, godendo una breve, piacevole pausa. Se avrete la forza, quando tornano, di rifare la fatica di rimuoverle di nuovo, buon divertimento. Se non ne avete, finirete per esserne sopraffatti e rischiamo di diventare un covo di spine e rovi.
Se tuttavia NON è quello che volete, o come me lo trovate deterrente e demotivante, rispondete a questa domanda:
Cosa volete invece delle erbacce?
Per oggi finisce qui, ma non finisce qui.
» Continua “Andare alla radice del problema – parte 7 [Godersi lo spettacolo]”
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